Intervista a Francesco (cioè me…)
Come, quando e perchè ti è saltata in mente l’idea di emigrare in Nepal
Ho incontrato Francesco in via Telematica, era una sera di fine agosto e lui
passeggiava in compagnia di Sukur nei pressi del palazzo Virtuale, la
residenza estiva dei reali di Windows City, in un angolo magico del magico
Nepal.
Fu Sukur a farsi avanti per primo, ringhiando e agitando il codino.
“Scusa il mio cane, è un autentico mastino NEPALitano il mio Akan, gran
bastardo ma con le zampe buone e molto forte di testa !”
<>
“Qui, nel regno del Nepal, cane si dice Kukur…il cane nerazzurro si chiama
Akan…il cane randagio di un tifoso interista randagio a Kathmandu (cucù)
non poteva non chiamarsi Sukur: Akan Sukur The Kukur Can, è il suo nome per
esteso…Inevitabile, o no ?”
Il Nepal, Kukur Sukur, il Ku-Kur-Kan e quel Francesco strano non sono
soltanto un ricordo, questa sera di Novembre ad Ostia Lido…Perchè,
Carrrrramba che sorpresa, quel Francesco nepalitano emigrante nell’Asia
degli incanti… Miei Quattro Cari Lettori di “Lavori in Corso”… quel
Francesco…E’ QUIIIIIIIIII !!! Ed eccolo a voi che tutti insieme lo volete
vedere !!! Novello Braccobaldo il Francesco col suo show!<
?>>
“”Posso partire dal Perù ?”
<>
“” Cos’è ? La battaglia navale ? Ci metto il sottomarino giallo in A3 !”
<>
“”Correva l’anno 1988…”
<>
“Io invece avevo trent’anni, ma da allora ho cominciato a perderli: C’è chi
perde i capelli, chi perde le scommesse, chi perde le bombe…Io ho perso
gli anni, tredici su trenta !”
<< Com'è successo ? >>
” Vuoi sapere del Nepal o no ? E’ successo ma è un segreto…Il segreto del
successo ”
<>
“Partiamo dal Perù, non confondere le idee a me e ai Tuoi lettori…E non
farmi perdere spazio che dobbiamo dire meno di seicento parole !”
<>
” E dal lama, che è quadrupede in Perù e bipede in Nepal; animale in america
del sud, monaco in oriente e a doppio taglio alla Gilette ”
<
centrocampista giallorosso e in ogni dove uno strumento d'evasione...Sii
serio...Almeno qualche riga, che sennò la redazione mi impala !>>
“Dov’eravamo rimasti ?…Hehehe, Lo so…In Perù, nell’ottantotto.
E’ stato lì il mio primo incontro con il sud del mondo, con le persone più
povere, con gli emarginati veri. E’ nato in Perù il mio bisogno di stare con
loro per capire come si fa’ a ridere e vivere anche felici senza avere
niente di quello che a noi sembra importante. In Perù prima, poi in Bolivia,
in Algeria, in India, a Sri Lanka, a Cuba e, finalmente, in Nepal ho
imparato che dove c’è troppa gente povera le centinaia di Famiglie
straricche che comandano l’universo alimentano e sostengono ogni tipo di
dittatura, perchè ogni dittatura sopra i poveri è funzionale al progresso
del mondo berlusconianamente detto “Civile”…Ogni soppressione di acqua,
luce, scuola, pane, gioco, libertà favorisce il mantenimento dello status
quo (qui e qua, e lì e là)…e il mantenimento dello stato attuale del mondo
va’ bene solo alle industrie degli armieri, ai billionari bianchi o neri, a
tutti noi che abbiamo di più…Pensa a un referendumone universale …Volete
Voi fermare il 20% del mondo per un secolo e dare modo all’altro 80% di
avere tutto il necessario fino ad arrivare a ripartire tutto e a ripartire
tutti dallo stesso punto ?…bhe…L’ottanta per cento che sta sotto
risponderebbe di sì!!!”
<>
“Tranquillo, non si farà…Però…Io ho scelto di stare di là, in Nepal,
dove tutti risponderebbero sì…dove tutti sono senza voce, come i bambini
afghani, ruandesi, filippini, laziali…hehehe”
<
intervista ci concentreremo solo sul Nepal...Partendo da Kathmandu, però>>
“Promesso, ci tengo. Fra qualche giorno ti manderò un video esplicativo sul
Nepal delle meraviglie, speciale per Lavori in Corso…Ma quale corso ?
Corso di studi, corso Vittorio Emanuele o Corso Mario il piede sinistro di
Dio, quel nerazzurro famoso per le punizioni a foglia morta…?”Ho lasciato Francesco che parlava alla luna di Ostia Lido. Ci rivedremo tra
un mese, per finire l’INTERvista. Appuntamento in via telepatica per questa
volta, davanti alla residenza invernale del Re.2a parte“Gooooooool ! Il mio Kukur Sukur, in prestito al signor Sacchi, è tornato a
giocare.
Dal palazzo reale nepalino al teatro regio di Parma, tutta la strada a
quattro zampe. Ieri sera l’esordio sull’erba del Tardini, adesso è ancora lì
che fa le feste…scodinzolì-scodinzolà, il mio mastino NEPALitano goleador
!
Ehi Luna, Io son qui che ti parlo giorno e notte da due mesi, su sto zacco
di Lido dell’Ostia, aspettando Andrea…quello detto Godot,
chilosailperchè…
Ho visto perfino scendere la neve, vincere la Lazio, il Mullah Omar passare
ma…Dov’è finito il mio INTERvistatore co-caporedattore ? Niente paga e
abbandonato a me stesso, mi sento tanto un INTERvistato extracomunitario
senza visto. Domani tornerò a Bhaktapur, nel mio regno, a parlare a un’altra
faccia della luna e ad altre stelle.
Domani.
Mi involo.
Pensare che nell’agosto 2001 avresti potuto vedermi a Kathmandu, cara la mia
luna romanina, chino su una carta geografica del mondo a cercare la via
migliore per portare il mio pullmino sgangherato da Milano al Nepal.
Lontano (da dove?).
Una tirata fino a Istanbul (n.b.: nb…N.D.R.), poi la Cappadocia, il
Kurdistan, tutto l’Iran, il Pakistan, l’India e l’arrivo dopo quasi 10000
Km. a Bhaktapur; ma una guerra tira l’altra e una strada migliore dicono che
non c’è più. I confini sulle carte geografiche sono muri elettrificati negli
stati reali delle cose, le cose sono case di fango buttate giù da un cielo a
forma d’aviogetto…avevo già progettato di non passare dall’Afghanistan,
cara la mia luna dell’est. Dai, non fare la stupida. Almeno Tu. Resta lì,
nascosta se vuoi, ma continua a brillare. Passerà sta nuttata, addapassà…
Io ? Io mi involo.
Domani.
Sulla fascia sinistra, quella dove non c’è più nessuno.
Dai tempi di Cristo e del Che.
E di Andreas Bhreme, se si parla di INTERnazionale.
Tornerò indietro dal Nepal giusto per festeggiare lo scudetto a Roma contro
la Laz…”
<>
“Dove Zacco sei ? Son due mesi che t’aspetto!”
<
ascoltare te che divaghi. Veniamo al dunque, parlami di Kathmandu !!!>>
“Scusa ma…Come sei finito lassù ? Mi sembra inverosimile.”
<
fine Dicembre, si è ribellato e mi ha lanciato prima Lui. Ed eccomi qui, sul
satellite D.O.C.>>
“Capisco, cose che succedono ma…cosa aspetti a venir giù, l’ascensore
spaziale ? Dai, datti una mossa e salta !”
<>
“Lo giuro, sui figli del Berlusca !”
<>
“Sulla barba di Bin Laden !”
<>
“Come lo sai ?”
<
non dirlo agli strateghi statunitensi che sennò mi blindano quassu.>>
“Scendi che voliamo insieme in Nepal, portiamo anche il vecchio Galileo e
tutti i suoi studenti. Partiamo subito. E continuiamo là l’INTERvista”.
<
metri di salto in meno e, nel caso tu vada avanti a fare lo scemo, Io il
Nepal me lo vedo e me lo racconto da solo, ZACCO !>>
passeggiava in compagnia di Sukur nei pressi del palazzo Virtuale, la
residenza estiva dei reali di Windows City, in un angolo magico del magico
Nepal.
Fu Sukur a farsi avanti per primo, ringhiando e agitando il codino.
“Scusa il mio cane, è un autentico mastino NEPALitano il mio Akan, gran
bastardo ma con le zampe buone e molto forte di testa !”
<>
“Qui, nel regno del Nepal, cane si dice Kukur…il cane nerazzurro si chiama
Akan…il cane randagio di un tifoso interista randagio a Kathmandu (cucù)
non poteva non chiamarsi Sukur: Akan Sukur The Kukur Can, è il suo nome per
esteso…Inevitabile, o no ?”
Il Nepal, Kukur Sukur, il Ku-Kur-Kan e quel Francesco strano non sono
soltanto un ricordo, questa sera di Novembre ad Ostia Lido…Perchè,
Carrrrramba che sorpresa, quel Francesco nepalitano emigrante nell’Asia
degli incanti… Miei Quattro Cari Lettori di “Lavori in Corso”… quel
Francesco…E’ QUIIIIIIIIII !!! Ed eccolo a voi che tutti insieme lo volete
vedere !!! Novello Braccobaldo il Francesco col suo show!<
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“”Posso partire dal Perù ?”
<>
“” Cos’è ? La battaglia navale ? Ci metto il sottomarino giallo in A3 !”
<>
“”Correva l’anno 1988…”
<>
“Io invece avevo trent’anni, ma da allora ho cominciato a perderli: C’è chi
perde i capelli, chi perde le scommesse, chi perde le bombe…Io ho perso
gli anni, tredici su trenta !”
<< Com'è successo ? >>
” Vuoi sapere del Nepal o no ? E’ successo ma è un segreto…Il segreto del
successo ”
<>
“Partiamo dal Perù, non confondere le idee a me e ai Tuoi lettori…E non
farmi perdere spazio che dobbiamo dire meno di seicento parole !”
<>
” E dal lama, che è quadrupede in Perù e bipede in Nepal; animale in america
del sud, monaco in oriente e a doppio taglio alla Gilette ”
<
centrocampista giallorosso e in ogni dove uno strumento d'evasione...Sii
serio...Almeno qualche riga, che sennò la redazione mi impala !>>
“Dov’eravamo rimasti ?…Hehehe, Lo so…In Perù, nell’ottantotto.
E’ stato lì il mio primo incontro con il sud del mondo, con le persone più
povere, con gli emarginati veri. E’ nato in Perù il mio bisogno di stare con
loro per capire come si fa’ a ridere e vivere anche felici senza avere
niente di quello che a noi sembra importante. In Perù prima, poi in Bolivia,
in Algeria, in India, a Sri Lanka, a Cuba e, finalmente, in Nepal ho
imparato che dove c’è troppa gente povera le centinaia di Famiglie
straricche che comandano l’universo alimentano e sostengono ogni tipo di
dittatura, perchè ogni dittatura sopra i poveri è funzionale al progresso
del mondo berlusconianamente detto “Civile”…Ogni soppressione di acqua,
luce, scuola, pane, gioco, libertà favorisce il mantenimento dello status
quo (qui e qua, e lì e là)…e il mantenimento dello stato attuale del mondo
va’ bene solo alle industrie degli armieri, ai billionari bianchi o neri, a
tutti noi che abbiamo di più…Pensa a un referendumone universale …Volete
Voi fermare il 20% del mondo per un secolo e dare modo all’altro 80% di
avere tutto il necessario fino ad arrivare a ripartire tutto e a ripartire
tutti dallo stesso punto ?…bhe…L’ottanta per cento che sta sotto
risponderebbe di sì!!!”
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“Tranquillo, non si farà…Però…Io ho scelto di stare di là, in Nepal,
dove tutti risponderebbero sì…dove tutti sono senza voce, come i bambini
afghani, ruandesi, filippini, laziali…hehehe”
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intervista ci concentreremo solo sul Nepal...Partendo da Kathmandu, però>>
“Promesso, ci tengo. Fra qualche giorno ti manderò un video esplicativo sul
Nepal delle meraviglie, speciale per Lavori in Corso…Ma quale corso ?
Corso di studi, corso Vittorio Emanuele o Corso Mario il piede sinistro di
Dio, quel nerazzurro famoso per le punizioni a foglia morta…?”Ho lasciato Francesco che parlava alla luna di Ostia Lido. Ci rivedremo tra
un mese, per finire l’INTERvista. Appuntamento in via telepatica per questa
volta, davanti alla residenza invernale del Re.2a parte“Gooooooool ! Il mio Kukur Sukur, in prestito al signor Sacchi, è tornato a
giocare.
Dal palazzo reale nepalino al teatro regio di Parma, tutta la strada a
quattro zampe. Ieri sera l’esordio sull’erba del Tardini, adesso è ancora lì
che fa le feste…scodinzolì-scodinzolà, il mio mastino NEPALitano goleador
!
Ehi Luna, Io son qui che ti parlo giorno e notte da due mesi, su sto zacco
di Lido dell’Ostia, aspettando Andrea…quello detto Godot,
chilosailperchè…
Ho visto perfino scendere la neve, vincere la Lazio, il Mullah Omar passare
ma…Dov’è finito il mio INTERvistatore co-caporedattore ? Niente paga e
abbandonato a me stesso, mi sento tanto un INTERvistato extracomunitario
senza visto. Domani tornerò a Bhaktapur, nel mio regno, a parlare a un’altra
faccia della luna e ad altre stelle.
Domani.
Mi involo.
Pensare che nell’agosto 2001 avresti potuto vedermi a Kathmandu, cara la mia
luna romanina, chino su una carta geografica del mondo a cercare la via
migliore per portare il mio pullmino sgangherato da Milano al Nepal.
Lontano (da dove?).
Una tirata fino a Istanbul (n.b.: nb…N.D.R.), poi la Cappadocia, il
Kurdistan, tutto l’Iran, il Pakistan, l’India e l’arrivo dopo quasi 10000
Km. a Bhaktapur; ma una guerra tira l’altra e una strada migliore dicono che
non c’è più. I confini sulle carte geografiche sono muri elettrificati negli
stati reali delle cose, le cose sono case di fango buttate giù da un cielo a
forma d’aviogetto…avevo già progettato di non passare dall’Afghanistan,
cara la mia luna dell’est. Dai, non fare la stupida. Almeno Tu. Resta lì,
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Io ? Io mi involo.
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Sulla fascia sinistra, quella dove non c’è più nessuno.
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E di Andreas Bhreme, se si parla di INTERnazionale.
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“Dove Zacco sei ? Son due mesi che t’aspetto!”
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“Scusa ma…Come sei finito lassù ? Mi sembra inverosimile.”
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fine Dicembre, si è ribellato e mi ha lanciato prima Lui. Ed eccomi qui, sul
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“Capisco, cose che succedono ma…cosa aspetti a venir giù, l’ascensore
spaziale ? Dai, datti una mossa e salta !”
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“Lo giuro, sui figli del Berlusca !”
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“Sulla barba di Bin Laden !”
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“Come lo sai ?”
<
non dirlo agli strateghi statunitensi che sennò mi blindano quassu.>>
“Scendi che voliamo insieme in Nepal, portiamo anche il vecchio Galileo e
tutti i suoi studenti. Partiamo subito. E continuiamo là l’INTERvista”.
<
metri di salto in meno e, nel caso tu vada avanti a fare lo scemo, Io il
Nepal me lo vedo e me lo racconto da solo, ZACCO !>>
Anni 2001/2002..Interista ad Andrea Pergola, http://squareplaza.blogspot.com