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  SUPERPADREPIO 12:26pm, Mon 02, Aug Altro
NEQROUZ
Un colpo di testa alcolico

Rachid Neqrouz, il possente difensore marocchino che per sette anni ha calcato con allegria i campi del nostro campionato con la maglia del Bari, ? in carcere. All'alba di sabato ? stato arrestato dopo aver messo a soqquadro un bar e aver aggredito un carabiniere sul lungomare della citt? pugliese. Aveva alzato un po' il gomito (i medici hanno riscontrato un tasso alolemico ?grave?) e dopo essersela presa col barista che non voleva riempirgli il bicchiere, se l'? presa pure con la guardia chiamata a sedare la rissa. Sia Neqrouz che il carabiniere sono finiti all'ospedale con lievi contusioni, poi il calciatore ? stato portato in caserma e arrestato con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento. Con lui ? finito in manette anche l'amico algerino, Mohammed Abdennour Fahir. Il giocatore, il cui contratto col Bari era scaduto all'inizio di luglio dopo una lunga carriera in biancorosso (era arrivato nel `97), sperava ancora di trovare un ingaggio in Italia e a 32 anni lottava contro lo scetticismo di chi lo dava per finito: l'ultimo campionato lo aveva passato in panchina a tifare per i suoi compagni, bloccato dai postumi di un brutto infortunio al ginocchio. Per lui, nel 2004, neanche una partita. La storia del pallone ? piena di colpi di testa alcolici e a farla da padroni son quasi sempre stati i maestri inglesi: il grande George Best che con la bottiglia rovin? un talento ?degno di Pel?? e ancora ne paga le conseguenze, sopravvivendo a fatica tra una sbronza e un attacco di cuore; quel pazzo di Paul Gascoigne che con l'amico Jimmy Cinquepanze sfasciava pub, aeroplani e ginocchi (anche il suo); Tony Adams che beveva prima, durante e dopo le partite e oggi finanzia e lavora con i centri di disintossicazione. Da noi fece storia e cultura la passione per il vino del Par?n Nereo Rocco, che con Gianni Brera e Niccol? Carosio si fece grandi bevute ma non alz? mai le mani su nessuno, se non forse sui suoi giocatori. Pi? di recente, diversi romanisti avevano sbandato con l'alcol, chi in curva come Zebina e Candela, chi perdendo il pullman della squadra come Lima. Neqrouz si ? dimostrato in Italia un difensore ruvido e grintoso, una lenza mica da ridere: nel `97 contro la Juve, appena arrivato, tenne buono Pippo Inzaghi infilandogli le dita nel sedere tra un calcio d'angolo e l'altro; era il giocatore preferito del generale Fascetti e al giovane Cassano, per un tunnel in allenamento, manc? poco che tagliasse il collo. Per? Rachid Neqrouz, capitano della nazionale marocchina, ? sempre stato un calciatore con la testa sulle spalle. Uno che, da fervente musulmano, osservava il digiuno del Ramadam e trovava ugualmente le forze per giocare a calcio. Uno che quando incontr? il Papa, al Giubileo degli sportivi nel 2000, disse che ?tutti, cattolici e musulmani, dovrebbero sentirsi in colpa e chiedere perdono per quello che accade in Palestina, perch? non si fa nulla per fermarlo?. Uno che dopo l'11 settembre, suscitando mille polemiche, invit? a leggere gli attentati di Bin Laden con gli occhi dei ragazzini che muoiono nei territori intorno a Gaza. Uno che 5 anni fa insegu? il ladro che gli aveva rubato la macchina e si prese le pacche sulle spalle da parte dei poliziotti. I suoi tifosi, a Bari, ancora non credono a quello che gli ? capitato ieri. Forza, capitano.

Matteo Patrono.


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